Le Lame dei Tarocchi: Il Matto

Se analizziamo la carta del Matto, ne abbiamo una visone quanto mai reale dal punto di vista esoterico. Il Matto percorre la via con due bastoni, uno sulla spalla e nella mano destra.
Il bastone sulla spalla separa la testa, sede dell’Iniziazione superiore, della Gnosi, dal corpo, sede del cuore, sede dell’Iniziazione inferiore e dal ventre, dal non iniziato, dal profano o dall’iniziato deviato – non più iniziato, perché ha perso la via.

Sul primo bastone troviamo una bisaccia dove viene conservato il pane del sapere, mentre sul secondo viene raffigurata la purezza del percorso. Ai piedi troviamo un cane che straccia a morsi gli abiti del matto, mettendo a nudo il corpo a significare la liberazione verso l’etereo che è la sede dell’emozioni e dei desideri

Il cappello raffigura la Triade Superiore, dell’Atman spirituale, del Buddhi (anima) e del Manas (mente) che nessuno può raggiungere, forse la mente dell’uomo soltanto.

La barba invece, simboleggia “di ciò che è in basso..”, l’attrazione verso il piombo della materia.

In vita troviamo una preziosa cintura d’oro, che raffigura i 12 segni zodiacali. Questa cintura va in contrasto con gli abiti poveri ma, cinge la vita di un personaggio di estrema importanza, egli è la l’incarnazione di tutto ciò che è infinito, l’assoluto e mistico.

Chi il Matto?
È l’originale, il “diverso”, l’anticonformista che ricerca la verità oltre l’apparenza. È che parla una lingua ai più incomprensibile, ma che è chiara agli Iniziati, come la lingua “verde” degli alchimisti.